Bollettario Bollettario Network 
versione telematica del quadrimestrale di scrittura e critica diretto da Edoardo Sanguineti e Nadia Cavalera
home / {[(s)(pe}{(cu)[(l(a)]zioni)]} / p. guzzi

{[(s)(pe}{(cu)[(l(a)]zioni)]}

In rete

Paolo Guzzi

27/05/2002


Mentre cerco vie d’uscita,
anche di non sicurezza,
urto contro ostacoli, solidi e liquidi,
urto contro me stesso,
mi sento nella gabbia rinchiuso,
del tuo corpo, dischiuso e separato:
nello scambio di colpi con te,
lancio e rimbalza la mia e-mail mentale,
che mi rinvii, respinta dagli occhi,
dalla bocca sottile,
ancòra dalla rete ricciuta del tuo capo.
Le tue gambe calciano il mio mouse,
in una ricezione imperfetta,
per una connessione di modesto ritmare.
Il piede, l’unghia con cui digiti il mio indirizzo,
disturba la composizione di un pur breve messaggio,
in rete non ci vado, eppure lo schermo mi trattiene,
cruciverba elastico di respiri,
tenero rosso della vita a due.
Ancòra la palma della mano si ferma sul tappeto:
alt, grida il disegno, l’invio abortisce,
mentre cerco il mare e Parigi, l’isola della Grecia,
Piccole Cicladi, piccole labbra nello specchio virtuale.
Urto come un topo nella stia sperimentale,
sbarre taglienti, ruote in movimento,
cervello che liquido si disfa
al calore notturno di un pensiero.
Nulla mi corrisponde, il video lucido
Mi rinvia al successivo aggancio.
Nel trapezio di linee ondulate,
trasformabili e incerte,
nel tessuto che occupa l’intera tappezzeria,
l’occhio si riposa, per poco,
ma trovo angoli oscuri, liquidi,
ove la realtà si trasforma, pentagoni d’ombre,
esagoni dilatati entro cui muovo e mi muovo,
rilancio vita stentata.
Super Eva mi invita a chiacchierare,
cosa posso inventare, se non guardo i tuoi occhi?




:back_  :top_
ultimo aggiornamento: martedì 4 giugno 2002 8.23.54
powered by: Web-o-Lab