Ce.Sta. Bollettario Network 
Bollettario.it - versione telematica del quadrimestrale di scrittura e critica diretto da Edoardo Sanguineti e Nadia Cavalera
  Ricerca Avanzata
  Aggiornamenti
  Primo piano
home / ce.sta. / la repubblica: de marchis

CE.STA. - CENTRO STAMPA


La baruffa del Campiello: Sanguineti ha fatto bene a difendere la Costituzione

Goffredo De Marchis

la Repubblica - 15 IX 2003


L´applauso di Angelo Guglielmi e Luigi Malerba per la prontezza di riflessi: «Bravo Edoardo, ha colto al volo l´occasione». L´incoraggiamento di Umberto Galimberti: «Gli intellettuali si stanno facendo un gran sonno. È ora di mobilitarsi sul serio». Le perplessità di Erri De Luca: «Una serata mondana non è il posto più adatto per un discorso politico». Il grido di dolore in difesa della Costituzione e dei suoi principi fondamentali lanciato da Edoardo Sanguineti durante la premiazione del Campiello porta con sé le reazioni di altri esponenti del mondo della cultura. E non manca lo strascico delle polemiche politiche. Il presidente del Veneto Giancarlo Galan attacca Sanguineti e Augias, presentatore della serata veneziana, «vecchi arnesi leninisti che con il pugno chiuso hanno approfittato della cerimonia per insultare Berlusconi. Una vera imboscata». Corrado Augias replica: «Ma quale imboscata. È una completa falsità. Ha parlato Sanguineti e ha risposto il presidente del Senato Pera. Ognuno è stato libero di esprimere la propria posizione».Sabato sera, davanti alla platea del Campiello, il premiato Sanguineti ha chiamato gli intellettuali «a far sentire la propria voce in difesa della Costituzione antifascista e nata dalla Resistenza». E ha chiesto alle autorità, da Ciampi a Pera, presente a Venezia, un «sostegno a chi difende» la Carta del ´48. Oggi Guglielmi, ex direttore di Raitre, commenta: «Mi congratulo con me stesso per avere un amico come Sanguineti, un intellettuale che non si è lasciato sfuggire l´occasione per denunciare uno stato di cose incredibile e un premier che dice parole inaccettabili». Anche lo scrittore Malerba sottoscrive l´appello del poeta genovese: «Berlusconi non ha la cognizione dei fatti, dice tutto a casaccio. E per difendersi c´è bisogno di tutto, anche delle parole pronunciate a una premiazione». Giusto anche il richiamo a una riscossa intellettuale, fatto da Sanguineti al Campiello? «Gli esponenti della cultura sono messi in un ghetto, nessuno offre loro l´occasione di esprimersi, tantomeno le istituzioni politiche. Ecco perché Sanguineti ha fatto bene a cogliere l´occasione», dice Malerba. Per il filosofo Umberto Galimberti la «mossa» del filosofo dimostra una buona conoscenza degli strumenti mediatici: «Ormai hanno voce solo le ballerine e i calciatori attraverso la tv. E ha voce questa maggioranza che tenta di decostruire la storia sapendo che l´opinione pubblica non ha tutti gli strumenti per difendersi da certi messaggi. Sanguineti ha fatto benissimo ad approfittare di un microfono e di un palco come quello del Campiello». Ma per Galimberti, contro l´operazione di una destra «senza intellettuali fatta eccezione per qualche transfuga della sinistra», gli intellettuali devono fare molto di più: «Mobilitarsi davvero perché oggi stanno dormendo. Hanno fiducia che le cose cambieranno, ma non sono convinto che andrà così». Lo scrittore Erri De Luca invece scuote la testa: «Una riscossa degli intellettuali per di più difesi dalle autorità politiche? Siamo già una casta privilegiata, non abbiamo bisogno di altre protezioni. E una serata mondana non mi sembra il posto migliore per lanciare appelli. Abbiamo le pagine dei giornali, le rubriche, le manifestazioni di piazza per dire la nostra». Ma la Costituzione va difesa, sì o no? «Ricordarci della Carta che tante volte calpestiamo fa sempre bene alla salute», risponde De Luca.



:back_  :top_
ultimo aggiornamento: martedì 9 dicembre 2003 11.02.01
powered by: Web-o-Lab
Bollettario.it