Bollettario Bollettario Network 
versione telematica del quadrimestrale di scrittura e critica diretto da Edoardo Sanguineti e Nadia Cavalera
home / {[(s)(pe}{(cu)[(l(a)]zioni)]} / c. vitiello

{[(s)(pe}{(cu)[(l(a)]zioni)]}

Brilla pioggia

Ciro Vitiello

03/06/2002


Brilla pioggia e langue,
    non sente falce il bimbo in un rivolo
di sangue; s'inchina Aurora in una giostra
    pallida,
la rivoluzione è sperperata
    dove latra un cane di rame.

Sillabe danno orrore,
in questo giorno di ottobre
felicità è dolore. Salpo, l'ira del temporale
    rotola
le spoglie stanche. All'osteria vivo adulterato...



Nelle terre purificate



Nelle terre purificate da stenti, da fami,
    un viso allucinato,
    lo sguardo pietoso,
    e si tace.
Porgere la mano. Chi non sa che vita
è perenne tortura,
    il sole si rovescia nella tenebra,
    gode il caldo del corpo
    prova pena,

lascia una scia rossa sulla polvere,
    èlarva, èmaschera,
    tutto un focolaio di lebbra,
    o pietà finta di seduzioni, allorché
un cuore perde vanto,
    grido, rigido, furente,
    immane quanto
    questa gelida paura.


E gioì attesa



E gioì attesa. Si esaurì, in breve,
    succhiò le mete altissime:
guardò da un'aerea altezza, usò amorose
    favelle per un istante.
Indifferente a pene,
    gustò il corpo bello.

La cecità è vuota. Va o sta
    nulla muta, seme vuol cadere,
sarà campo duro? Spente
    le parole sono
polvere. Qualcuno liquefa
    la cera. Io.




:back_  :top_
ultimo aggiornamento: lunedì 10 giugno 2002 10.21.19
powered by: Web-o-Lab