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versione telematica di ''Bollettario'' quadrimestrale di scrittura e critica. Edoardo Sanguineti - Nadia Cavalera
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NO ALLA GUERRA - SEMPRE E COMUNQUE

Niva Lorenzini

Non mi avranno

Afghanistan 7 ottobre 2001


Cara Nadia,
mi chiedi un contributo contro la guerra e io, come dieci anni fa (si era alla guerra del Golfo) ti rispondo che non sono in grado di scrivere nulla, non ho conoscenze sufficienti, non possiedo il linguaggio giusto. In più, non mi piacciono i protagonismi fuori luogo. Leggo tutto quello che posso, o perlomeno quanto passa attraverso le maglie di una impenetrabile censura internazionale, decifro finché posso le informazioni reticenti, depistanti, ambigue, manipolate dai media, mi indigno finché posso, vorrei che tanti amici, più influenti di me, prendessero la parola. C'è un silenzio che raggela e mi fa sentire complice. Riuscirei solo a urlare: penso spesso all'urlo, così efficace perché fermo, bloccato, di quella poesia di Antonio Porta che denunciava, in L'aria della fine, i massacri nei campi palestinesi (Tall el Zaatar, a precedere Sabra e Chatila). Te la ricordo qui: "oggi è il trenta giugno millenovecentosettantasei / pronunciamo questa data sillaba per sillaba / perché siamo arrivati a questo trenta giugno / millenovecentosettantasei per pronunciare in pochi / sottovoce (ma è l'inizio) una parola cancellata dalla Storia / invece è la parola dell'Ordine: genocidio / perché siamo arrivati oggi a render chiara una decisione: / far fuori a cannonate i palestinesi / [...] e ascoltando la radio li contiamo: dicono / mille al giorno".
Le guerre degli imperialismi, le guerre del petrolio: venti, dieci anni fa come oggi, e per vendicare un delitto, frutto di complicità intricate, i diritti calpestati, il ritorno alla barbarie, cancellata ogni civiltà, col pretesto dell'investitura divina (e via con le "tigri" che ruggiscono, i "wanted", il linguaggio da Far West, gli inni nazionali, le partenze dgli eroi, il dio è con noi). Parcere victis? - fuori moda, antipatriottico. Meglio pacchi dono in simil-mina antiuomo.
Che dire, Nadia? Che fare? Ricordi Fortini, le sue Canzonette del Golfo, così indignate, così straziate? "Lontano lontano si fanno la guerra. / Il sangue degli altri si sparge per terra. // Io questa mattina mi sono ferito / a un gambo di rosa, pungendomi un dito".
Non so proprio più se un altro mondo è possibile. Ma questo non lo accetto, e per quanto sta in me, non mi avranno.
Resto a disposizione
tua Niva

9 dicembre 2001

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ultimo aggiornamento: lunedì 10 dicembre 2001 15.00.41
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