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NO ALLA GUERRA - SEMPRE E COMUNQUE

Maria Lenti

Il blu e i blue-B52

Afghanistan 7 ottobre 2001


Coraggio, testa, gambe, voce, cuore.
Coraggio, per il blu dei cieli, degli oceani, della terra…
…zolle, alberi, terra, giardini, fiori, petali, farfalle, lombrichi, gatti, cani, cavalli, millepiedi, leone, gambero, pesce, aria, acqua, orizzonti, albe, tramonti, stelle, uomo, donna, bambino, bambina, amore, baci, baci, corpi, lavoro, studio, libri, casa, viottolo, via, muro, sabbia, deserto, barca, vela, mano, dito, piede, colline, montagna, pianura, neve, ghiaccio, tempesta, uragano, pioggia, amore, luce, bambina, bambino, biondo, nero, rosso, giallo, piccolo, grande, pianto, riso, sorriso, gioia, pena, lavoro, studio, alfabeto, il dicibile e l’indicibile, il detto e lo scritto, il non detto e il non pensato, paesi, biblioteche, scuole, ospedali, teatri, cinema, piazza, bar, stadi, cimiteri, paesi, musei, arte, architettura, archi naturali, marmitte dei giganti, grotte, graffiti, fossili, rocce, terra, legna, animali, noci, noccioli, biancospini, alberi, casa, capanna, gambe, braccia, cervello, cuore, lavoro, bancarelle del sabato, del giovedì, del lunedì mercoledì venerdì martedì, piazza delle erbe e della frutta, madia, farina, camino, fuoco, stufa, uovo, capra, latte, mucca, latte, burro, gallina, bietole, lattuga, rucola, crispigni, grugno, mora, mirtillo, fragola, arancia, pera, mela, fungo, quercia, leccio, frassino, ghianda, castagna, granturco, grano, farina, forno, pane, eccetera eccetera.

Questa terra è la nostra terra: un canto lo diceva.
Questo blu la guerra sospinge sull’orlo del “mai più”.
Coraggio, testa, gambe, voce, cuore…
…vivere e continuare a vivere conoscendo l’orlo e l’abisso. E inventare, tutti i giorni, giornate in cui dire, danzando la pace, no alla guerra.

- uomini e donne, piccoli e grandi, grandi di idee e piccoli di potere, grandi di numero rispetto al piccolo numero di parlamentari che, in Italia, hanno votato sì alla guerra, e grandi insieme ai pochi deputati e senatori che alla guerra si sono opposti. (Fiaccole, canti, trombe, balli, carrozzine con bambini, genitori ancora bambini, anziani e vecchi, uomini e donne senza età: nei paesi e nelle città vive della storia di chi ci ha preceduto e belle della vita dei nostri passi, dello studio, del lavoro, delle speranze e dei dubbi, dello sguardo d’amore, dello stare insieme, nostro, politico) -.

Coraggio, testa, gambe, voce, cuore…
Offrire politica a chi usa muscoli, terrorismo e guerra, e mercati sempre più globali che sottraggono energie per ingozzamenti.

…mangia mangia, consuma, corri corri, scarpe di tela, di cuoio, di gomma, imbottite, scarponcini, stivali, stivaletti, stivaloni, da camminata, per atletica leggera, per atletica pesante, da calcio, da rugby, da jogging, per aerobica, da ginnastica, da passeggio, da bicicletta, da moto, da guida, da corsa, da sera, da mattina, da pomeriggio, da casa, da notte, babbucce, da bagno, da parquet, da cemento, da viali, da teatro, da periferia, da marciapiede, da barca e da spiaggia, da mare, da rocciatore, da cacciatore, da scalatore, da vincitore, da uccisore, da battaglia, da laguna, da deserto, da marmo.

Offrire la politica delle “risorse” e le risorse della politica:

ricerca dei terroristi, non bombe; leggi e provvedimenti, non “forza” del capitale; scelte ragionate, non arbitrii dei capitali finanziari; piani-progetti, non improvvisazioni e tavoli senza gambe; lavoro riconosciuto, considerato, pagato alto; libri, non ignoranza; educazione, non primitività dei soldi e del comando; scuola, non apparenza; cultura, non lire proterve; consesso di popoli, non nazioni preminenti e decisioni per tutti;
governo delle città e degli stati con l’occhio lungo dell’oggi verso il domani perché le risorse non sono eterne e la terra, se mancano le risorse, muore.

Le acque hanno una loro vita. I ghiacci hanno una loro vita. L’aria ha una sua vita. Le piante hanno la nostra-loro vita. Gli animali hanno una nostra-loro vita.
Noi abbiamo una nostra vita: scegliere di vivere anche nel futuro o scegliere di morire, domani, dopodomani.
Scegliere di vivere oggi per domani, dopodomani. Tutti.
La principale risorsa, fondamentale per oggi, il petrolio (Il petrolio? Ah, il petrolio), non è illimitata: durerà (quanto?) in relazione inversa ai consumi, che consumano, peraltro, le fonti principali ed essenziali del pianeta.
Una guerra - alla ricerca, cieca, di un terrorista o di terroristi che hanno colpito innocenti e il “cuore” degli Usa e della finanza mondiale - sta uccidendo una popolazione affamata e vestita di stracci, provata da decenni di altre guerre e da fondamentalismi, privata di figli e figlie e genitori e nonni, oscurata con violenza nella sua metà del cielo, le donne.
I terroristi e il terrorista non sono stati scovati.
I bombardamenti continuano, con i (BLU) B-52.

…ischemia della fantasia…
blu, il mare, il cielo, la terra a sera o sul far dell’alba, il profilo delle montagne e delle colline, la linea dell’orizzonte, i manti delle Madonne e delle madonne degli artisti, i vestiti colorati delle donne africane e caraibiche e sudamericane, delle bambine prima dei neri di moda dell’adolescenza, i sogni, il futuro, l’amore delle canzoni.

Tonnellate di bombe. E cibi e vettovaglie dal colore beffardo della morte per mine o grappoli di bombe inesplose. Stati Uniti ed Europa sono lì, su quei BLU.
Non in mio nome, non in vostro nome, l’Italia, quella che non ripudia la guerra, ha spedito, tronfia la lingua (di decenni o millenni fa?), soldati “di terra, di mare, di cielo”.
Imperiosa, muscolosa, dumosa, lagosa, ebulosa, questa guerra si sposterà - dicunt i capi-bottoni, e sono sorrisi - nei paesi confinanti con l’Afghanistan, ospitando essi - tuonano i capi-bottoni - terroristi. Paesi di popoli indigenti, prigionieri in alcuni casi di fazzoletti di terra arida, già falcidiati dalla storia e, oggi, da dittatori, analfabetismo, embarghi…

. …oibò!, però, vicini ai paesi che hanno riserve, grandi, di petrolio.
…oibò, però, tutti da costruire e poi da ricostruire.

Inascoltate le parole di chi (medici, volontari, giornalisti non censurati) si trova dentro le sofferenze di uomini e donne martoriate e storpiate nella loro possibilità di nutrirsi, istruirsi, amare, decidere, guardare e farsi guardare, fare politica, lavorare, scegliere la propria vita e giornata, il proprio andare e restare, il proprio cibo e ritmo.
Baldanze esterne, anche massmediatiche, impudiche. Alibi umanitari. Disumanità. Cinismo.
Voglia di uccidere?
Voglia di gettarsi sul petrolio, che, usato come si sa, sottrae a tutti acqua, aria, la vita? Il potere e l’economia capitalistica che chiedono obbedienze e adeguamenti, sottomissioni, ad una unica, globale, way of life, a nuovi grandi mercati essendo saturi quelli occidentali?
Sì.

…ragazze e ragazzi, nel mondo messi al mondo, amati, cresciuti, istruiti, specchio, futuro, vita… Per la guerra? armi e bottoni e crocerossine al seguito?

No.
Coraggio, testa, gambe, voce, cuore: contro un oggi-distruzione e morte, le nostre energie, tutte, per un oggi-inizio dentro un pianeta che riviva, da subito su gambe differenti.


13 novembre 2001

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ultimo aggiornamento: mercoledì 14 novembre 2001 19.05.47
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