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versione telematica di ''Bollettario'' quadrimestrale di scrittura e critica. Edoardo Sanguineti - Nadia Cavalera
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NO ALLA GUERRA - SEMPRE E COMUNQUE

Armando Gnisci

Autodenuncia provocante

Afghanistan 7 ottobre 2001


Da anni sostengo e pratico la mia decolonizzazione dall’essere un europeo occidentale, appartenente ad una nazione che ha colonizzato e vilipeso l’Africa e l’Europa e che ora fa parte dei G8. Nel 1999 dichiarai il mio embargo personale agli USA e andai a Belgrado dal 7 al 14 maggio per stare al fianco dei colleghi universitari (professori e studenti) serbi sotto le bombe yankee e NATO. Ora Lucio Manisco ci rivela ( e Internazionale ci ha documentato) che, a supporto dell’attuale guerra di polizia portata in Afghanistan dagli USA e dai loro servitori, è intenzione dei governanti yankee di obbligare gli europei a cambiare le loro costituzioni per estradare terroristi per i quali sarebbe pronto in America un tribunale militare segreto, che sospenderebbe il diritto di difesa e comminerebbe “volentieri” la pena di morte. Questo nuovo codice penale del terrore sarebbe applicato anche a chi desse solo un sostegno ideologico “associativo” e non attivo alle cause dei terroristi anti-USA. Visto che lo stato del mondo attuale è governato da questo regime imperiale, è necessario che ci si ribelli, ognuno con le proprie armi: io mi autodenuncio come ideologicamente “associato” ai nemici degli USA e dichiaro che:
  • ogni mondo-nazione, o anche individuo che lo intenda fare, risponde all’impero americano della violenza con la propria forma di “decolonizzazione”: i tristi monoteisti taleban a modo loro, il sig. Osama bin Laden a modo suo, io a modo mio. Cammino nella stessa direzione, anche se non ho nulla a che vedere con il monoteismo, e vorrei sradicarlo - nelle sue tre forme religiose mediterranee - dalla mente della nostra specie, e non ho nulla a che vedere con i kamikaze aerei fondamentalisti, né con il passato di bin Laden come agente della CIA. I miei compagni di strada sono piuttosto gli aborigeni australiani che rispondono al Papa di Roma accettando le sue scuse pontificie, ma dichiarando di preferire i risarcimenti, i maya del Chiapas, i contadini dell’India e dell’Ecuador, i migranti clandestini che il governo australiano vorrebbe deportare in Antartide, gli africani che muoiono sul loro immenso scoglio continentale abbandonato dall’umanità ricca;
  • gli Stati Uniti d’America sono oggi l’impero militare ed economico che domina il pianeta con il terrore. In pratica, quella che chiamiamo “globalizzazione” non è altro che la loro politica genocida destinata a diffondere il disagio e la povertà in tutti i paesi eccetto che negli USA e a distruggere il pianeta in nome dello sviluppo (loro);
  • I funzionari e i massmedia statunitensi chiamano l’Iraq, il Sudan, la Libia e altri “stati feccia”. Ritengo che siano piuttosto gli Stati Uniti d’America la “superpotenza-feccia” che opprime il pianeta. I cittadini americani credono che il ruolo planetario della loro nazione benedetta sia virtuoso e indispensabile, salvifico addirittura. Gli USA, invece, hanno smesso di affidarsi alla diplomazia, alla politica democratica, al diritto internazionale e agli organismi sovranazionali (ammesso che l’abbiano mai fatto) e si abbandonano sempre più massicciamente alla barbarie delle minacce, alla cinica manipolazione finanziaria, al disprezzo dell’umano e della natura e alla prepotenza militare (la costruzione e il mantenimento del loro arsenale nucleare è costato fino ad ora 5500 miliardi di dollari). I cittadini nordamericani sono totalmente privi della benché minima consapevolezza di come la loro “nazione indispensabile” appaia agli occhi degli altri popoli. Essi sono ciechi, sordi e complici e il loro Dipartimento della Difesa (il Pentagono) è la più grande agenzia di vendita di armi del pianeta;
  • Potrei continuare per molto, ma basta leggere un po’ di scritti nordamericani seri, da quelli di Noam Chomsky a quelli di Ramsey Clark o di Gore Vidal, per conoscere le occulte e palesi malefatte universali dell’Impero delle armi e del denaro.
  • Io sono a fianco di chi si ribella a questo mostro planetario e mi denuncio come suo nemico. Chiedo che esso venga portato di fronte al Tribunale Internazionale dell’ONU (al quale non ha aderito) per essere giudicato dell’accusa di massacratore delle culture e della specie umana. Credo che ciò possa servire anche a salvare i cittadini degli USA dal loro infame destino di oppressori incoscienti, leccati oppure odiati in tutto il mondo.

12 dicembre 2001


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ultimo aggiornamento: mercoledì 12 dicembre 2001 10.35.49
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