Bollettario Bollettario Network 
versione telematica di ''Bollettario'' quadrimestrale di scrittura e critica. Edoardo Sanguineti - Nadia Cavalera
home / speciali / no alla guerra - sempre e comunque / r. di marco: guerra = terrorismo

NO ALLA GUERRA - SEMPRE E COMUNQUE

Roberto Di Marco

Guerra = Terrorismo

Afghanistan 7 ottobre 2001


L’11settembre del 2001, la barbara strage di New York e di Washington- le cui immagini atroci resteranno per sempre scolpite nella memoria dolente di milioni e milioni di cittadini americani e nostra e di tantissimi altri nel mondo -ha segnato con il sangue la fine di un’epoca ed ha precipitato il mondo dentro nuovi tempi di guerra, angoscia e di morte facile per altri milioni di uomini e donne , di vecchi e bambini.
Improvvisamente è diventata antiquata la tematica politica , economica , sociale e culturale precedente .Il ritorno indietro non sarà possibile nonostante la retorica della “ guerra al terrorismo “posto che abbia un senso storico-reale definire semplice terrorismo l’avvio di inedite e criminali forme di guerra tra potenze che sono asimmetriche nelle proprie forme specifiche di organizzazione, anche militare oltre che sociale e politica, ma che nutrono paralleli - benchè opposti- fini di dominio universali specialmente riguardo le fonti del petrolio.
La situazione è tale da non lasciar prevedere la vittoria o la sconfitta duratura di alcuno dei contendenti , mentre invece è facilmente prevedibile che avvenga , nel tempo,una qualche ristrutturazione politica economica e sociale in ciascuno dei campi avversari. Con influenze non certo positive e indolori nella vita di ciascun essere vivente e di ciascun gruppo sociale .D’altronde tendenziali limitazioni gravi della libertà e della democrazia in U.S.A. e altrove sono già in corso.
Tutti coloro che - dalla nostra parte democratica e progressista e perfino da parte del movimento new-global - , hanno condannato la guerra , questa guerra, di cui per ora è vittima incolpevole l’inerme e affamato popolo dell’Afghanistan , hanno ritenuto giusto moralmente e politicamente condannare prima e/o insieme il cosidetto “ terrorismo “ per le stragi di New Yorh e Washington .
Noi siamo sinceramente e convintamente addolorati per le migliaia di vittime incolpevoli nel crollo delle Twin Towers a New York e nell’attentato di Washington , ma consideriamo strabismo politico grave non giudicare terrorismo internazionale anche l’attacco bellico al popolo afghano e prima ancora al popolo irakeno e ai popoli dell’ex Yugoslavia e al popolo palestinese martoriato da circa mezzo secolo, per non dire di tutto il resto .
Il vero punto è, in sostanza , che per causa del precedente imperialismo e dell’attuale ( ma già in piena crisi ) globalizzazione capitalistica a dominanza americana ( nonostante l’apparente e/o secondaria “transnazionalità” del capitale e delle sue reti mercantili ) il mondo da decenni vive in un perenne stato di crisi di guerra oltre che di violenza contro l’ambiente naturale e contro la vita umana stessa . A questo stato delle cose occorre opporsi in tutte le forme, poiché anche noi lo diciamo , “un mondo diverso è possibile “.
Dell’attuale situazione italiana non parliamo per le meschinerie che politicamente la caratterizzano. Diciamo soltanto che, essendo noi cittadini italiani ,del nostro Parlamento ci vergogniamo dopo la decisione maggioritaria “ bipartisan “del 7 novembre di partecipare alla guerra del signor Bush conto l’inafferrabile mostro dalle sembianze umane che si chiama Bin Laden che è stato suo socio in affari e in guerra per anni e anni .


Roberto Di Marco del Gruppo di Bologna
12 novembre 2001


:back_  :top_
ultimo aggiornamento: mercoledì 14 novembre 2001 18.58.07
powered by: Web-o-Lab