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FESTIVALFILOSOFIA 2004 sul mondo


La città e il Cosmo

Lezione magistrale di Remo Bodei

di Paola Colombini

Modena - Carpi - Sassuolo | 17 - 18 - 19 settembre 2004


Nel pomeriggio di venerdì 17 settembre, Remo Bodei ha trattato il tema della città e il cosmo, nella soleggiata Piazza Grande di Modena.
Nella ricerca etimologica della parola cosmo, il rimando è al termine che traduce il maquillage femminile e da Pitagora in poi, diventa anche il modello della politica, e più tardi anche per il cristianesimo.
Da Machiavelli in poi, la politica si svincola però da un mondo divino per divenire autonoma. Le armonie del cosmo ipotizzate da Aristotele come musica prodotta dal movimento circolare delle sfere celesti in cui si immaginavano incastonati i pianeti, non si "sentono più", anzi, si comincia ad avvertire qualche stonatura. Oggi l'identificazione del bello con il vero ed il buono (concezione edificante del passato) appare un po' come una favola per bambini.
Nella Grecia antica, o meglio con Pitagora, si era pensato di spiegare questa identità (bello-vero-buono) attraverso una spiegazione geometrica, così che l'udibile si traduceva nel visibile con segmenti matematici, ed entrambi si riconducevano al linguaggio matematico dei numeri. Così nasce il razionalismo occidentale e la convinzione che il mondo sia traducibile in forme. Questa struttura ci permette di pensare il mondo e di calcolare la realtà (tavola pitagorica, teorema di Pitagora).
Non solo la politica e la matematica nascono dall'osservazione degli astri e dalla misura, ma anche la filosofia intesa come contemplazione, considerazione.
Da Gentile in poi, noi siamo abituati a pensare che la politica sia tutto, ma i filosofi invitano a considerare altro.
La visione degli astri ci presenta l'eterno ritorno dell'uguale. Sulla terra tutto cambia e nulla torna come prima. Le misure cosmiche restano simbolo di perfezione.
Con l'introduzione del matrimonio monogamico si assiste all'uscita dell'uomo da uno stato di ferinità. Tutto l'ordine sociale, la politica, il diritto rimandano all'immagine del cielo che resta il fondamento invisibile.
A partire da Socrate però, qualcosa è stato messo in discussione: se l'uomo è misura di tutte le cose, lo è anche del cosmo. Nel 134, Ipparco di Nicea si accorge che nel cielo è apparsa una nuova stella, comincia così a pensare che se nel mondo celeste c'è generazione c'è anche corruzione. Introduce così l'atroce dubbio che il mondo celeste sia anch'esso corruttibile.
Secoli dopo Borelli ipotizza che gli astri siano fatti degli stessi elementi che appartengono al nostro mondo sub-lunare. Nell' 800 viene formulata la seconda legge della termodinamica.
Questo indebolimento del fascino indiscreto del cosmo, sembra confermato anche dal Vangelo di Matteo il quale ci dice che il mondo finirà, così come sostiene anche l'Apocalisse aggiungendo che ci sarà un anticristo che sorgerà dalla chiesa stessa. Agostino ha creato una variante introducendo la distinzione tra una città celeste ed una città terrena retta dalla libidine del potere. La politica si salva solo se prende di riflesso la giustizia di Dio. I cristiani sono come anfibi, vivono di passaggio in un mondo che è destinato a finire.
Nella catena uomo-Dio-mondo, quest'ultimo è l'anello debole, quando la presenza di Dio si allenta come nella società moderna, l'uomo si trova di fronte ad una natura forte e onnipotente: Deus sive natura, il cosmo acquisisce sue regole interne che non vanno più bene per la politica. Non possiamo più avere le misure del periodo tolemaico e la politica, la virtù civica è data dalla capacità di durare delle istituzioni.
La città oggi è diventata autoreferenziale, occorre relativizzare la vita degli uomini per inserirla negli infiniti mondi. Si calcola che nel 2030 la popolazione umana sarà cresciuta del 50°/° e saremo circa in 9 miliardi a popolare il pianeta terra. Già oggi assistiamo ad una rapida riduzione delle risorse: un numero spropositato di persone soffre per la fame e moltissimi bambini non raggiungono l'età adulta.
La filosofia, conclude Bodei, deve continuare a mettere in movimento il nostro pensiero, anche per continuare a garantire vita al nostro cosmo.
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ultimo aggiornamento: martedì 19 ottobre 2004 18.59.51
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