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versione telematica di ''Bollettario'' quadrimestrale di scrittura e critica. Edoardo Sanguineti - Nadia Cavalera
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ESTRATTO

ESILIO delle SELCI

Lucien Suel

Bollettario n°40
traduzione a cura di Barbara Ordonselli


L'oceano troncò la fragile scogliera.
I cordoni di selce hanno srotolato la
striatura punteggiata nel candore dei
calcari, di fronte ai propri compagni
di viaggio nel tempo (White cliffs of
Dover). Schierate in seno al baluardo
gessoso, come dei guerrieri morti nei
trinceramenti, nei dintorni di Arras,
le selci si carezzano, si toccano, si
pressano, moncherini di silice in una
ganga di gesso umidiccio. E aspettano
la caduta. Altre sono già rotolate su
quella spiaggia, nell'onda, la marea.
La pelle candida, le cortissime gambe
storte, piccole braccia talidomidate,
tutto ciò si logora rapidamente in un
familiare sfregamento abrasivo. Selci
che finiscono per avvoltolarsi, gravi
biglie nere volteggianti nella bianca
schiuma, come nel rombo di un bowling
mostruoso, selci vittime di una legge
dura, quella durissima dell'entropia!
Altrove nell'entroterra, sotto erbose
colline, delle altre selci stanno per
germogliare. Qualche volta, un riccio
di mare le ha accompagnate attraverso
gli eoni, un innesto favoloso operato
nei fondali. Una mano terrosa carezza
l'animale minerale che ha vagabondato
nel tempo. Il terrazziere è commosso.
A volte il metallo del piccone suona
contro la pietra. Una musica di selci
nitida vibra dentro la luce ritrovata
del giorno. All'interno il sasso cela
una stanza nera e scintillante dove i
secoli accumularono il ghiaccio scuro
di mattini dimenticati, tempo eterno.

Vomeri d'aratro spezzano anche i reni
delle rocce, utensile contro utensile.

Taglio nel tempo. E taglio pure nello
spazio, da un pugno serrato all'altro
pugno, viaggio immoto di selce morta.



TEMPESTA IN ARRIVO

Lucien Suel

Bollettario n°40
traduzione a cura di Barbara Ordonselli


grigio grigio grigio et bianco bianco
grigio grigio grigio et bianco bianco
nero nero nero e grigio grigio grigio
grigio grigio grigio e nero nero nero
pioggia pioggia pioggia in lontananza
acqua acqua acqua lontano flash acqua
bum bum e pioggia pioggia pioggia bum
acqua bum acqua acqua buum in lacrime

Tempesta segreta t'avvicini dietro il
riparo delle nuvole. La fata insuffla
il suo alito di ghiaccio al collo del
giardiniere. La cincia leva la cuffia
blu e chiama titipu titipu titipu. Il
cielo avanza nel buio, si incolla sui
pioppi tremolanti. Una goccia rotonda
è caduta per prima sopra il ragno del
ligustro. L'uomo ora si volta verso i
sospiri crescenti e solleva il bavero
della sua tuta di tela, guarda l'aria
in movimento. La siepe cambia colore.
La cincia ha il becco inchiodato. Sta
vincendo il buio. Sta per piovere. Il
canale è impaziente. L'orizzonte si è
chiuso come la mano nera del demonio.
Strizza gli occhi, fa uno starnuto, e
incomincia a piangere sopra la terra.

grigio grigio grigio et bianco bianco
grigio grigio grigio e nero nero nero
nero nero nero e grigio grigio grigio
grigio grigio grigio e nero nero nero
pioggia pioggia pioggia in lontananza
lontano acqua acqua acqua acqua flash
bum bum e pioggia pioggia pioggia bum
bum acqua buum in lacrime acqua acqua


La vetrata si offusca. Brilla, dorata
la fiamma dei ceri, una luce contorta
dalle correnti d'aria sotto l'androne
è vacillante. La chiesa in pietra sta
per accovacciarsi sotto l'altro cielo
nero di Dio tuonante. Dall'altro lato
il temporale è pieno di piccioni, che
graffiano lo zinco delle grondaie. Il
canale è di piombo ossidato. Un pesce
apre la bocca alzando gli occhi verso
il fondo. È tutto a rovescio. La nube
si fonde in asfalto nero sui giardini
del paese. Nel cimitero britannico, i
soldati morti stanno ad ascoltare. Il
fuoco di sbarramento incomincia. Luce
arriva da dietro il cielo, nell'acqua
bianca, la terra nera. Bufera, vieni!

grigio grigio grigio e nero nero nero
grigio grigio grigio e nero nero nero
nero nero nero e grigio grigio grigio
grigio grigio grigio e nero nero nero
pioggia pioggia pioggia in lontananza
lontano acqua acqua acqua flash acqua
bum bum e pioggia pioggia pioggia bum
in lacrime acqua bum acqua acqua buum



idiOmata, colOrati

Lucien Suel

Bollettario n°40
traduzione a cura di Barbara Ordonselli


O, Tuba suprema piena di stridori strani,
Silenzi attraversati dai Mondi e dagli Angeli:
- O l'Omega, raggio violetto dei suoi Occhi!
Arthur Rimbaud



Un carbonio un idr O geno ossigeno azoto
Porco che in occhi O viola il fuso sogna
Caramella suprema O rna una bocca nanna
Irradia il nylon r O sa nel salone aureo


Di stelle nane aff O gate constellazione
Suono assordato tr O mba estinta su duna
Caronte lui sorge O rfeo yoyo del Padre
Euridice l'occhio O bliterato dai buchi

Omega liberale i s O ldi di supermercato
Angelo strano bozz O lo strozzato gelato
Si annuncia policr O ma testa-espositore
Limo del mondo imm O ndo fece del demone

E nel suo cratere O ssario mente detona
Porno zero in vide O negozi per ragazzi
Ungi un po' per tr O ppa acqua credulone
Osa poesia l'eros O bsoleto celatamente



Venezia

Lucien Suel

Bollettario n°40
traduzione a cura di Barbara Ordonselli


i robusti bagnini impomatati tremolano
sotto il sole giallo spolverano sabbia
che gli asciugamani da bagno inzuppano


sopra Venezia i mosconi masse nere che
mobili aspirano la loro manna i sudori

il limo non si muove fissato ai teloni
thomas mann è l'occhio rosso camuffato
nella testa di gondola sotto il ventre
blu di vaporetti sciaborda l'acqua del
canale non una luce si muove né brucia
il piumaggio grigio dei piccioni sulla
piazza cerchio metallico dei gasometri
serbatoi rotondi cisterne spruzzano la
città di acqua di petrolio i camini di

udine vomitano fuliggine verso trieste
buonasera trieste mah non c'è joyce oh
ulisse in venezia penelope a salonicco
e io e io il mastino del doge abbaia e
lo sento da qui il suo grido spezza la
laguna sta nuotando verso di me chiudo
gli occhi mi tappo il naso e mi sporgo

o l' aroma tutte le fogne mi ci portano



Aerosol

Lucien Suel

Bollettario n°40
traduzione a cura di Barbara Ordonselli


espanso
sì è lui
si dilata
mi stringo
sono stretto
sono minuscolo
………………………………………………………….
lui mi guarda ed è bucato
sta per vomitare sul muso
al mondo sta per sputarmi
sul cranio è un guerriero
verticale reale cavaliere
di plastica e soldato del
gas grasso monaco sudicio
unione del freon il collo
si gira aspetta quel dito
.........................
qui è la guerra dei mondi
.........................
il fianco tondo racchiude
schiuma vapore e effluvio
il fianco è gonfiato teso
aspetta e sopporta quella
pressione interna segnale
dell'intimità è bucato mi
guarda fischia è un drago
sintetico dal telescopico
viso il mio pollice preme
la schiuma il mio pollice
lo lenisce fischia soffia
.........................
si spande non tornerà nel
suo imballaggio d'origine
il tempo è contato finirà
scoria per l'inceneritore
.........................
lui mi guarda ed è bucato
.........................




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ultimo aggiornamento: mercoledì 28 maggio 2003 11.54.33
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