13 settembre 2003, in occasione della consegna del premio Super-Campiello alla carriera
Bollettario n°41
Io sono convinto che la letteratura sia uno strumento molto potente di persuasione e di responsabilità ideologica, nel bene e nel male, perché è vero che spesso la letteratura ha collaborato a esiti perversi, ma altrettanto fortemente la letteratura, la poesia, l'arte possono collaborare ad inviare messaggi ideologici molto importanti. Se c'è una difficoltà nel momento attuale, è che il letterato si sente eccessivamente letterato, in qualche modo non è consapevole del carico di responsabilità ideologiche che egli comunque, sapendo o non sapendo, porta. In questo momento molto delicato io vorrei dire al senatore e al presidente del Senato: questo, che noi stiamo vivendo, è un momento in cui agli intellettuali toccherebbe riprendere il ruolo di responsabili critici delle ideologie che come dicevo, volenti o nolenti, comunicano. Questo è un momento in cui è necessario in qualche modo fare appello alle due supreme autorità di questo paese, il presidente Ciampi in quanto presidente della Repubblica e lei in quanto è la seconda autorità istituzionale. Bene. Il momento è grave. Sta scritto Tempus tacendi, tempus loquendi. Penso che questo sia il tempo in cui occorre parlare. Occorre che gli intellettuali riprendano la responsabilità e possano trovare aiuto in coloro che sono pronti a difendere in maniera esplicita la costituzione antifascista e repubblicana nata dalla Resistenza. E questo è particolarmente importante in un momento in cui è stato stato sdoganato l'assassino di Matteotti, nel momento in cui è stato sdoganato colui che ha cercato, per fortuna invano, di non far più funzionare il cervello del più grande intellettuale che l'Italia ha avuto nel secolo scorso, e cioè di Antonio Gramsci, sono stati sdoganati coloro che hanno appoggiato le leggi razziali, coloro che hanno appoggiato il nazifascismo e si sono schierati con Hitler e i responsabili della criminale Repubblica di Salò. Allora in questo momento occorre veramente che gli intellettuali trovino sostegno nelle massime autorità di questa nazione. Questo mi pare importante.
