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versione telematica di ''Bollettario'' quadrimestrale di scrittura e critica. Edoardo Sanguineti - Nadia Cavalera
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ESTRATTO

Cyrille Bret

Bollettario n°40
traduzione a cura di Barbara Ordonselli


-Up-poër/cut'
[recupero vocale]



Per



CU(O)



te



per



CU(O)



te






[ad lib.]


hy



per



cut'



hy



per



cut'




re



CU



pe



CU



ro



CU


Brevi poesie d'Azione



B.P.A n.1


mi reco al bistro all'angolo tra rue de la thibaudière & avenue de saxe metto un foglio bianco sul bancone ordino un caffè un euro grazie metto lo zucchero mescolo soffio è caldo lascio un po' raffreddare porto la tazza alle labbra bevo sputo sul foglio esclamo ma che ha fatto il poeta mi buttano subito fuori intitolo il tutto poesia da un euro


B.P.A n.2


sono vestito da calcio calzettoni scarpe con tacchetti pantaloncini bianchi maglietta blu col numero dieci pallone in cuoio sotto il braccio vado ad ascoltare un poeta del tipo tavolino bottiglia bicchiere silenzio mi sistemo in fondo lui comincia la lettura dopo qualche minuto mi alzo gli tiro il pallone in faccia gli dico della tua poesia ne ho i palloni pieni mi buttano subito fuori


B.P.A n.3


in un posto qualsiasi in un momento qualsiasi mi tolgo i vestiti uno ad uno li giro a rovescio mi rivesto




Tautologia
A Julien Blaine

POEMMMMMMMMMMMA*



*La poesia in risalto


Situazione della Letteratura
(poema trovato o quasi)

Per la lettura in pubblico: far sentire i versi + ascendenza tonale a fine verso + ritmo in crescendo + lettura secca, neutra, distaccata.


Egregio Direttore sto per riportare i fatti proprio come
Si sono svolti giovedì 29 giugno alle 10 e 10 (ora
D'ingresso nell'aula) entro nell'aula B106 dopo che la professoressa mi ha
Chiamato nel corridoio dell'istituto "professionale Louis Armand"
Dove ripassavo fino all'ultimo minuto le schede che
Avevo preparato nei quindici giorni precedenti
L'esame la professoressa mi fa sedere sulla sedia di fronte alla
Cattedra poi la professoressa mi chiede la convocazione e
La carta d'identità che le presento la
Professoressa prosegue invitandomi a
Presentarle i testi da me studiati nel corso dell'anno
Dopo avermi indicato il testo da spiegare lei
Mi consiglia di accomodarmi senza appoggiare né
Togliere nulla mi siedo all'ultimo banco della fila
Situato in mezzo all'aula questo
È un banco da due posti sono seduto sulla sedia
Di destra il mio zaino è alla mia sinistra sul banco
Mezzo chiuso dalla mia parte apertura all'esterno
La professoressa e il 1° candidato sono seduti
A un banco della fila più a sinistra con la
Professoressa che mi volta le spalle stavo preparando la mia spiegazione poi
Infastidito dal rumore che faceva il candidato interrogato
Alzai la testa per guardarlo la professoressa
Si voltò per controllare quello che facevo e
Esclamò non dovete guardarci né
Ascoltar l'interrogazione ma piuttosto lavorare

Gli risposi che mi distraeva lo studente
Interrogato la professoressa replicò sono d'accordo e
In quando professore consiglio ai miei studenti
Di venire con dei tappi per le orecchie
i soli a non essere
Distratti sono i primi candidati interrogati alle 8.00
Dopo questa spiegazione mi rituffo
Nel mio testo sempre disturbato dal rumore
Nel frattempo sento confusamente la professoressa
Chiedere al candidato che mi precede di andare
A cercare i suoi testi dal canto suo la professoressa sembra
Alzarsi poi dopo qualche istante sento una presenza
Accanto a me mentre gli volto le spalle io
Continuo la mia spiegazione ma sento che
La professoressa fruga nel mio zaino poi m'interpella
Sorpreso dal suo richiamo mi giro e la vedo tirar fuori
Una scheda di ripasso che sembra esser quella corrispon
Dente al testo sul quale mi avrebbe interrogato
La professoressa me la mostra e mi rendo
Conto che è la scheda corrispondente al
Testo 3 di Pierre et Jean questa scheda era
Fra le prime che si trovavano nel mio
Zaino in mezzo alle altre schede di ripasso
Ma anche tra due manuali del XVIII secolo due
Libri del Mariage de Figaro due libri
Di Pierre et Jean due libri de L'Etranger
E tutte le schede fotocopiate dai
Testi studiati la professoressa mi ha chiesto cos'era io
Le ho risposto che era una delle mie schede di
Ripasso che mi è servita per rimemorizzare la traccia della spie
gazione nel corridoio come tutte le schede presenti nel
Mio zaino poi la professoressa mi ha chiesto la convocazione
E la carta d'identità e mi ha lasciato terminare il
Lavoro la professoressa mi ha chiamato al suo banco e mi ha fatto
Presentare la spiegazione riconosco d'aver avuto qualche
Lacuna ma ero talmente turbato da questo inconveniente
E dal suo modo di fare che è stato molto difficile per me presentare
Qualcosa di ben preciso per finire il mio lavoro
Chi non sarebbe scosso da un'accusa simile
La professoressa ha concluso consigliandomi di recarmi di fronte
All'edificio A alle undici e quaranta minuti se
Volevo recuperare la carta d'identità dopo questa
Raccomandazione sono rimasto sul
Posto a tormentarmi per un'ora poi come
Previsto mi sono recato alle undici e quaranta
Minuti di fronte all'edificio A davanti al padiglione
Amministrativo sono trascorsi alcuni minuti quando
Un giovane m'interpella e mi chiede se
Aspetto qualcuno gli rispondo di sì e che è
Una professoressa lui prosegue e mi dice tu ti chiami
Anthony
G e m'invita a seguirlo
Quel giovane mi ha portato in un edificio
Amministrativo e portato fino all'ufficio del vice
Preside il vice preside mi ha fatto entrare e
Mi ha detto che ero accusato d'aver imbrogliato che la professoressa
Avrebbe scritto un rapporto che dovevo leggere e firmare dopo
Cinque minuti d'attesa e d'angoscia supplementare
Sono potuto rientrare di nuovo il vice direttore (vice
Preside) mi ha consigliato di sedermi ho letto
Senza capire veramente cosa mi stesse piombando
Addosso con furettività e dispetto mi hanno chiesto prima
Se non ero d'accordo ma ero così sbalordito e
Stordito che ho firmato questa vicenda così scombu
Ssolante avrebbe potuto farmi firmare qualsiasi cosa dato
Che non m'entrava in testa ciò che leggevo in più avevo
Così fretta d'uscire da questo incubo incredibile ma vero
Che non ho contestato nulla lì per lì e che non
Mi ricordo neanche cosa c'era scritto
Sul rapporto cinque minuti dopo averlo letto in
Più non mi è stato rilasciato alcun duplicato per
Ché una volta passata l'emozione potessi dire una cosa
Qualsiasi.


Canovaccio di performance per una poesia patetica



Dispiego & stendo un telone blu 4 metri per 3 per terra, m'inginocchio, taglio settanta cipolle una ad una in due. Con le mezze cipolle che dispongo sul telone, traccio le lettere poi le parole nell'ordine che segue:

O
DO
DON
DONO
DOMINO


Durante tutto il procedimento, piango abbondantemente. Concludo disponendo, a mo' di accento grave, un fascia arancio fluorescente che porta la scritta "ordinò" sulla O finale, in modo che si possa ormai leggere "dominò". Mi allontano fischiando il motivo della Marsigliese.



© Cyrille Bret (tutti i testi e partiture qui riprodotte)



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ultimo aggiornamento: mercoledì 5 marzo 2003 9.59.26
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