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versione telematica di ''Bollettario'' quadrimestrale di scrittura e critica. Edoardo Sanguineti - Nadia Cavalera
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Artem Haruthyunyan



È nato a Stephanakert, capoluogo del Nagorno-Karabakh (Artsach). Conclusi gli studi universitari, si è addottorato in letteratura anglo-americana all’Istituto M. Gorki a Mosca. Attualmente è professore di Letteratura straniera presso l’Università Statale di Erevan.
È autore di diverse traduzioni e studi sulla letteratura inglese e americana. Numerose sono le sue raccolte di poesie: La terra dei segni (1973), premiato come miglior libro dell’anno, Campo visivo (1979), tradotto in russo e insignito del premio M. Gorki dell’Unione degli scrittori sovietici, Soglia (1984) e Discorsi di attualità (1988). Nel 1989 è stato premiato in Francia e nel 1993, con Il fuoco dell’antico suolo, ha ottenuto riconoscimenti sia in Armenia che all’estero. Dopo la traduzione inglese di Lettera a Noè (1994), è stato proposto per il premio Nobel. Innumerevoli le conferenze che Haruthyunyan ha tenuto in Russia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti. Nel 1995 ha insegnato nell’università di Colgate (USA) con una borsa di studio Fulbright.
Presentiamo qui la poesia che apre la raccolta Lettera a Noè e il poemetto che dà il nome all’opera.



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ultimo aggiornamento: mercoledì 24 luglio 2002 12.45.41
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