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Enrico Baj




Enrico Baj, nato a Milano nel 1924, ha partecipato in primo piano all’avanguardia degli anni Cinquanta accanto a Lucio Fontana, Asger Jorn, Piero Manzoni e Yves Klein. Nella sua opera i periodi dei “mobili”, degli “specchi”, delle “dame”, dei “meccani” e delle “contaminazioni” si integrano con le tematiche di impegno civile contro la violenza e il degrado. Dalle prime figurazioni del periodo nucleare (1951) ai generali (1960), alle “parate militari” e ai “funerali dell’anarchico Pinelli” (1972), si giunge, con “L’Apocalisse” (1979), a una critica della contemporaneità. Attraverso figurazioni mitologiche di un possibile day after e altre ipotesi di gusto kitsch, Baj approda, nel 1991, a un “Giardino delle delizie”. Qui l’artista prende le mosse dalla crescita esponenziale della popolazione e dai desideri di evasione di una folla sempre più ingombrante e sempre più becera. Baj ha costantemente tenuto uno stretto rapporto con poeti e letterati quali Breton, Duchamp, Queneau, De Mandiargues, Eco, Baudrillard, Sanguineti, Paz, Calvino, Volponi, Sanesi e Buzzati: e ne fanno fede una cinquantina di libri d’artista, illustrati con stampe e multipli originali. Collaboratore di quotidiani e riviste, Baj ha pubblicato una decina di libri tra cui “Impariamo la pittura”, “Ecologia dell’arte”, “Cose, fatti e persone”, “Cose d’altro mondo”. Ha esposto nelle principali gallerie e musei del mondo. Sue opere si trovano all’Art Institute di Chicago, alla National Gallery di Washington, alla Tate Gallery di Londra, al Centre Pompidou di Parigi, al Guggenheim di Venezia e nei musei di Vienna, Stoccolma, Milano, Sidney ecc. Sulla sua opera esistono numerose pubblicazioni. Citiamo: “Catalogo generale dell’opera di Baj”, edito da Bolaffi nel 1974; il “Catalogo generale delle stampe originali”, edito da Electa nel 1986; la monografia “Il giardino delle delizie”, edito da Fabbri nel 1991 con testi di Eco, Baudrillard e Kuspit; “Baj” 2 volumi, Locarno, Pinacoteca Comunale, edito da Electa nel 1993 con testi di Pietro Bellasi, Luciano Caprile, Arturo Schwarz, Emanuel Guigon, Gabriele Huber e Pierre Casè.


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ultimo aggiornamento: giovedì 25 settembre 2003 14.46.05
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